sabato 12 marzo 2011

YAMATO

Per un giapponese Yamato significa tutto: Terra, Storia, il Popolo, Forza, Sogni.
Non conosco una altra cultura che abbia saputo esprimere e custodire in una cosa così piccola come una parola il significato di tutto ciò che la rappresenta.
Credo che questo nasca dal fatto che il popolo Giapponese sia da sempre abituato a fare i conti con lo spazio ristretto che gli è concesso, sia in termini fisici che emotivo.
Quello che è successo non è altro che un nuovo capitolo della storia di un popolo costretto a vivere pericolosamente, troppo pericolosamente, su un terreno geograficamente limitato, ostile, da sempre teatro di avversità e catastrofi e che inevitabilmente lo ha costretto a sviluppare una mentalità di impassibile ed obbediente distacco da tutte, tante, le sofferenze che ha dovuto affrontare nella sua storia millenaria. Invasioni, guerre, un medio evo tremendo, isolamento, bombe atomiche, godzilla, competizione economica globale, sovraffollamento, terremoti, tsunami. L'immagine che ne esce è quella di un popolo di automi, obbligato per una semplice questione di senso pratico a distaccarsi dalle proprie emozioni, un atteggiamento che normalmente sviluppa chi si confronta continuamente con la morte, come i veterani di guerra o i medici chirurgi.
Un cortocircuito che ha generato un popolo in grado di esprimere le forme d'arte più elevate e allo stesso tempo le crudeltà più incredibili, ma che semplicemente non ha nè tempo nè un posto nel quel fermarsi a piangere - che se c'è un terremoto e vorrebbe urlare e fuggire deve invece stare al suo posto aspettando diligentemente che finisca - che se una centrale atomica sta per saltare in aria
il paese deve comunque continuare a portare avanti la sua quotidianità, il lavoro, abbassando diligentemente il consumo di energia elettrica mentre viene con calma e metodo sgomberata una zona calcolata di un raggio di 20 km. Io posso solo immaginare un italiano - ma chiunque ! Non solo un italiano - al quale viene detto che il 21esimo km inizia da lui.Se gli alieni fossero sbarcati sul nostro pianeta, la loro base non potrebbe che essere il Giappone. Sarà per questo che amano così tanto lo spazio infinito, la fantascienza, semplicemente la loro vita gli va troppo stretta, costretti come sono a non potersi nemmeno permettere una crisi di panico.

Nessun commento: