giovedì 10 giugno 2010

Il treno

Le cose hanno un inizio.
Succede così: le vite scorrono, le persone in un certo momento si incontrano e capiscono che forse è arrivato il momento di fare qualcosa assieme. E' l'attimo nel quale nascono "le cose". In questi casi si usa dire che c'è un treno da prendere. O da perdere.
haenG è una di queste cose; nelle nostre vite è iniziata qualche mese fa, l'idea nata nel novembre scorso ha mosso i primi passi nel mese di febbraio, se ne è un po' parlato in giro, piace, non piace, piace. Il giro fatto per "testare" il mercato ci ha incoraggiato a proseguire, c'è voglia di idee ma soprattutto di messaggi chiari, basta confusione, scopiazzature ed idol-brands.
Proprio ieri parlavo con una ragazza - ciao Elena ! - che mi diceva: "Non esistono prodotti che non hanno mercato, esistono prodotti che non trovano il loro mercato". Il mercato di haenG non è localizzato, è finemente polverizzato, sparso in tutto il mondo. Un prodotto così caratterizzato ha commercialmente senso - il che vuol dire che si può pensare di venderne abbastanza almeno per campare e non di fare solo poesia - solo adesso che stiamo vivendo questa epoca di grande facilità di comunicazione. Internet: i blog, facebook, e-shop. Il passaparola accelera, salta, si amplifica, diventa esponenziale sulla rete. Andremo a cercare ed a trovare una a una le nostre piccole oasi, i luoghi e le persone per haenG. Chi abbiamo incontrato qui sul blog e su Facebook non ha ancora toccato un pantalone haenG, eppure oggi siamo già in 250. Gente che si è avvicinata e riconosciuta nell'idea e nel messaggio che contiene prima ancora che al prodotto.
Il prodotto, appunto: stanno arrivando i primi - piccoli - lotti di produzione. I pantaloni - detto da me è scontato - mi piacciono molto, i lavaggi altrettanto, ed è tutto realizzato nel giro di un'ora di macchina da qui. Che diavolo dopo le parole ci vogliono anche i fatti.
Li distribuiremo a chi ce li chiede, anche uno a uno e sarà un piacere anche spiegarli, e provarli uno a uno .
Io questo treno l'ho preso e per me, che in effetti un po' sono il treno, questo è il momento più bello: l'inizio del viaggio.

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