mercoledì 30 giugno 2010

Be you, twice.


Sono arrivati. Le prime produzioni per l'invernale AI2010 ed i campionari PE2011. Per vie diverse ma assieme, come per un appuntamento con la storia: la nostra.

Emozione, orgoglio, soddisfazione.

Ma subito ti ritrovi a pensare a come esprimere meglio un concetto o a far ripulire quel tipo di lavaggio fantastico sabotato però dall' effetto pilling o a come riuscire a far sì che quella cucitura, cavoli, non rimanga soffocata dalle pieghe causate dal trattamento...

E' vero, a volte ci si chiede se si è normali. Io la risposta la trovo in un quadro del Canaletto, un ponte sospeso, nell' acconciatura di mia moglie o nella scelta dei vestiti di mia figlia di tre anni: ognuno ha le sue fisse, perde le ore a definire un particolare e ci mette magari un attimo a decidere un progetto globale. Io mi perdo le giornate ado osservare i dettagli. A modo suo è una specie di esercizio yoga: rilassa, predispone. Su di me i capi che stanno uscendo hanno un effetto rigenerante, mi stanno restituendo potenziato tutto quello che ci ho messo. Un effetto transfer, io mi sono espresso in questi modelli, nel loro disegno, colori e dettagli.

Freud ci sguazzerebbe nella mia scelta di fare un pantalone con un gancio.

Questa cosa poi del no-logo è veramente forte.

Un capo no logo ti permette di far uscire te stesso, la tua personalità. Attenzione alle parole: non sei chi indossi, ma ciò che indossi è te. Esaltante. Un capo no logo è un potenziante della personalità, un energy dress.

Va a finire che rischiamo una denuncia per spaccio di stupefacenti.

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